Non conoscevo Padre Pio. Però per ben due volte avevo sognato un frate cappuccino in una stanza. C’era un leto, un lavandino, una finestra e lui seduto sulla poltrona. Ne descrissi le caratteristiche a mio marito, il quale mi disse che doveva certamente essere Padre Pio da Pietrelcina. Mi raccontò la sua vita. Ne rimasi affascinata e quando venni a conoscenza dove riposava il tuo corpo, volli raggiungere San Giovanni Rotondo.

Quando arrivai in convento, davanti alla sua cella e alla sua immagine rimasi sbalordita. Erano le stesse che avevo visto in sogno. Avvertii nello stesso momento anche il profumo di viole. Mi voltai e chiesi a mio marito se percepiva questo profumo. Ma lui ridendo mi guardò e disse “stai bene?”.

Dopo alcuni giorni mio marito, donatore AVIS, prima di donare il sangue, fece degli esami dai quali risultò che “qualcosa non andava al fegato”. Gli prescrissero una TAC.

Mi informai dal medico curante, che tentò di tranquillizzarmi dicendomi che anche se bisognava intervenire chirurgicamente sul fegato, non c’era da preoccuparsi: “speriamo solo che non ci siano metastasi” – aggiunse. A quelle parole “il mondo mi crollò addosso”. Non trattenni le lacrime. Ero disperata.

Dunque doveva trattarsi di un tumore. Mi immersi nella preghiera e invocai l’aiuto di Padre Pio. Questo frate che non conoscevo e che mi veniva in sogno ora era il mio angelo custode. Ci parlavo quotidianamente. Sembravo una pazza, ma in realtà non lo ero, perché confidavo a lui tutte le mie ansie e paure. Lo sognai ancora e mi preannunciò che il risultato degli esami sarebbe stato favorevole.

Finalmente mio marito fece la TAC. Quando andrai a ritirare l’esito ero agitatissima. Stringevo tra le mani un portachiavi con l’immagine di Padre Pio che avevo preso a San Giovanni Rotondo.

L’agitazione, poi, si trasformò in gioia allorché lessi che il fegato era “nella norma”. Non credevo ai miei occhi. A casa riabbracciai mio marito e i miei figli. Insieme ringraziammo Padre Pio. Il giorno dopo siamo partiti per San Giovanni Rotondo per dire: Grazie Padre Pio.

Cosimina dalla provincia di Crotone.

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